Change Onlus

E ora proseguiamo con Antonella che

E ora proseguiamo con Antonella che ci racconta la sua prima esperienza in Africa, anzi in Madagascar con Change Onlus…. “Da molti anni era mio desiderio poter fare un'esperienza di lavoro all'estero in qualità di infermiera professionale. Alcune colleghe medico nel reparto di neurologia, dove ho lavorato per cinque anni, mi hanno stimolato in questo mio proposito, raccontandomi le loro esperienze con una nota associazione internazionale, che si occupa di missioni umanitarie all'estero. La frase: "Ogni infermiera che si rispetti dovrebbe una volta nella vita fare questa bellissima, importante e formativa esperienza" mi è girata in testa per molto tempo. I miei impegni lavorativi e familiari mi avevano finora impedito di "coronare" questo sogno

volontari italiani al Centro Sanitario di Ampefy

da sinistra: Antonella infermiera professionale, Rosita nutrizionista, Amber ostetrica e Matteo agronomo

Ma poi ho conosciuto Change Onlus, sempre tramite colleghi medici e Change mi è entrata piano piano nel cuore. I miei  pomeriggi con la segretaria Stella e il volontario Francesco per piccoli lavoretti nella Sede di Milano mi hanno introdotto in un mondo per me nuovo: la necessità di spedire materiali nei containers, l'ascolto delle altrui esperienze, il racconto di cosa si fa nella sede di Ampefy, tutto ha collaborato a farmi sempre più convinta di organizzare una partenza con voi, anche per poche settimane. Poi il Covid ci ha messo il suo maledetto zampino e tutto è stato rimandato per oltre un anno e mezzo! Sono riuscita nel frattempo ad organizzare meglio le mie attività familiari e sul lavoro, con il supporto imprescindibile di tutti: amici, colleghi e familiari. Non importa se gli unici a non aver capito sono stati i dirigenti dell'ospedale per cui ho lavorato dal 1992: mi sono licenziata ed ho dato una svolta fondamentale alla mia vita. Ed ora sono qui, ad Ampefy, a lavorare per tre mesi a stretto contatto con una realtà nuova, che suscita in me molti sentimenti, a volte contrastanti, ma sempre arricchenti, formativi e soprattutto che mi stimolano a vivere una progettualità verso il futuro, che non ho mai sperimentato prima

 

bimbi dei villaggi il gruppo con il dott. Pincini

La barriera linguistica è stata pressocchè inesistente, con i miei colleghi ho instaurato quello che ritengo un buon  rapporto, lavorando gomito a gomito. Mi rendo conto ogni giorno di vedere e sperimentare attività nuove: semplici lavaggi oculari ed auricolari, un'ecografia con paracentesi eseguita dagli infermieri, un'endoscopia, le mie piccole attività  in sala parto a supporto delle colleghe ostetriche, come posizionare il tocografo, eseguire un'intramuscolo di ossitocina, vestire un neonato

 

 

sala operatoria

strumenti per sala operatoria

 

Sono anche entusiasta di eseguire mansioni come riorganizzare un magazzino pieno di materiali per la nostra organizzazione e, meglio ancora, avviare le attività che consentiranno la messa in opera della parte infermieristica di un piccolo reparto di degenza, nell'attesa di una prossima apertura della sala operatoria. Tutto è importante, anche pulire un armadio, riempire degli scatoloni di materiale medico, montare un mobile o scrivere un inventario. Perché tutto fa parte di un grande progetto (e di una grande sfida), al quale in piccola parte anche io collaboro. Insieme con gli altri volontari si lavora ogni giorno senza farsi abbattere dai molti ostacoli che inevitabilmente troviamo sul percorso, perché questo fa parte del gioco

 

 

Come ha detto un giorno un medico italiano che lavora al Centro: "Nous sommes ici pour aider les gents" (“Noi siamo qui per aiutare la gente”). Per questa incredibile opportunità di fare esperienza e per i molti altri motivi che si intuiscono da ciò che ho scritto (mettersi in gioco dal punto di vista personale e professionale, cambiare prospettive di pensiero, adattarsi a nuovi ambiti di lavoro e di vita ecc ) io vi ringrazio. Spero in futuro di avere altre occasioni di rendermi utile, nel mio piccolo, sia in questo incredibile e bellissimo paese, sia in Italia, tramite Change, cui sono orgogliosa di appartenere. Un saluto grande dal profondo del mio cuore. Antonella”

Grazie a te Antonella per aver deciso con coraggio per alcune tue scelte di accettare questa grande sfida che ci coinvolge tutti e che si respira con gioia quando si sta lavorando sul campo…ad Ampefy….e chi sa altri tuoi colleghi vorranno seguire il tuo esempio???

 

Al prossimo pezzo di strada con i nostri Volontari…..seguiteci…..

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